Era una fontana monumentale dell’Antica Roma situata ai piedi del Colosseo davanti l’Arco di Costantino. Il nome Meta indica la forma conica che ricorda le costruzioni poste alle due estremità delle piste del circo attorno alle quali i carri dovevano girare durante le corse. Sudans in latino significa che suda, che traspira, in questo caso il termine scelto indicava l’azione dell’acqua che fuoriusciva dalla cima e dai fori posti lungo il cono e ricadeva in un vasca di raccolta ripetendo continuamente il ciclo.
Era posta nel punto di incontro di quattro Regioni Romane a sostituire una più antica fontana risalente all’età di Augusto (9 metri di altezza e 5 di diametro) e distrutta nel grande incendio del 64 d.C. Ricostruita più volte durante la dinastia dei Flavi (89-96 d.C.), misurava 17 metri di altezza e 7 di diametro, era rivestita in marmo e il bacino circolare di 16 metri di diametro era ornato di statue in bronzo.
Secondo la leggenda i gladiatori venivano a rinfrescarsi a questa fontana dopo i combattimenti al vicino Colosseo. L’Arco di Costantino, a qualche metro di distanza, fu costruito soltanto due secoli e mezzo più tardi poiché l’imperatore voleva associare il suo regno a quello della dinastia flavia.
Nel 537 cessò definitivamente di funzionare a causa dell’assedio da parte degli Ostrogoti che murarono gli acquedotti impedendo così l’approvvigionamento di acqua alla città.
Nei dipinti, nelle incisioni e nelle foto ottocentesche si nota soltanto il nucleo centrale in mattoni senza più alcun ornamento, purtroppo anche il cono superstite fu raso al suolo. Tra il 1933 e il 1936, Benito Mussolini ne ordinò la distruzione per facilitare la sfilate fasciste.
Oggi rimane poco o niente dell’antica fontana, possiamo appena scorgere le sue fondamenta poste in risalto grazie a recenti lavori di scavo e valorizzate dall’area paesaggistica chiusa al traffico.
Metro B – fermata Colosseo